La rivista

CRITICA MASSONICA


Negli ultimi mesi del 2017 decisi di creare una rivista di studi massonici. Presi contatto con molti studiosi, ricercatori e accademici di vari paesi esperti della materia. L'impostazione doveva essere diversa da tanti siti e blog sulla massoneria. Il senso guida della rivista doveva essere quello della "ricerca critica" basata su un modulo metodologico che opera sui documenti con rigore ermeneutico e filologico. La scelta di articoli o capitoli di libri editi su altre fonti o inediti non è stata facile, importante era il criterio selettivo della critica ai luoghi comuni, alle fantasiose costruzioni concettuali, alla mito-storia che scorre impetuosa nell'oratoria e nella retorica massonica.

Il problema principale della ricerca storica e culturale sulla massoneria è che essa viene svolta principalmente all'interno delle istituzioni massoniche e che talora o quasi sempre ha una funzione diversa da quella della ricerca scientifica. Le risorse archivistiche e bibliotecarie delle maggiori istituzioni massoniche sono attualmente al primo posto nel reperimento di documenti di interesse per la storia e la cultura massonica.  Infatti, Il reperimento di documenti presso altre fonti, archivi o biblioteche pubblici o privati, è complesso e difficile richiedendo risorse e capacità riservate agli specialisti e che solo raramente dà dei risultati. Ciò è dovuto allo scarso interesse o reperimento o conservazione da parte della maggioranza delle istituzioni archivistiche per la materia, per cui il ritrovamento di un importante documento d'interesse massonico è dovuto non raramente alla casualità. 

Allo stesso tempo si deve aggiungere che si sta sviluppando una ricerca svolta da studiosi e ricercatori esterni alle istituzioni massoniche ufficiali che operano al più possibile senza i condizionamenti, le riserve mentali e le autocensure consapevoli o inconsapevoli di chi è membro di una associazione. Uno studio critico ha un pregiudizio di fondo: "non accettare acriticamente ciò che comunemente si dice o si scrive". Questa è chiaramente una tautologia, ma la uso per spiegarmi meglio. La ricerca critica è importante per abbattere certi "pregiudizi" o luoghi comuni. Un esempio tipico è una ricerca sulle prime logge massoniche speculative che avrebbe dimostrato la loro primogenitura in Scozia e non, come sempre si affermava, in Inghilterra oppure il recente e "scandaloso" report che mette in discussione la data della nascita della prima Gran Loggia nel 1717 spostandola al più probabile 1721 poiché non esistono documenti prima di questa data che diano una verifica certa. Una tesi "critica" che sta suscitando non solo scalpore ma anche tentativi di contestazione.

È ben nota la tesi epistemologica che i risultati di una ricerca hanno validità se sono confermate da ricerche metodologicamente uguali. E anche, che una tesi scientifica è tale nel momento in cui può essere falsificata e cioè contraddetta da ulteriori studi o nuovi modelli metodologici, questo vuol dire che non esistono nella scienza delle teorie valide per sempre e che essa si evolve per approssimazioni successive dove i dati e risultati precedenti possono essere superati da quelli successivi. In campo storiografico nessun serio ricercatore afferma che la sua interpretazione dei documenti o testimonianze reperiti è definitiva, essa può essere disconfermata da nuove prove.

Nel campo dello studio della cultura massonica le cose vanno in altra direzione, le tesi proposte, o ipotesi di ricerca, sono sempre espressioni opinabili del singolo autore. Esse sono tanto più condivisibili quanto più si fondano su documenti accertati come attendibili. In ogni caso l'opinione non è la verità. Questa è la differenza tra storia e mito-storia in ambito massonico. La prima ha uno scopo informativo, dichiarativo con la dovuta prudenza, la seconda invece è educativa, ha una funzione metaforica o allegorica, ma non è la verità perché il suo fine non è quello di stabilire come le cose sono realmente avvenute. L'allegoria è veramente tale solo se essa è espressamente dichiarata come tale, ma quando è espressa come verità storica in tal caso si opera nel campo della falsificazione.

La rivista Critica Massonica vuole operare nel campo della realtà e non dell'allegoria, e se di questa tratta lo si fa in termini fenomenologici, L'uso dell'allegoria è lasciata agli ufficiali Oratori di loggia o di Gran Loggia, che hanno scopi diversi dalla ricerca scientifica.


Questa rivista non avrebbe visto la luce senza l'aiuto e la dedizione di Christopher Sicurella che ringrazio sentitamente, Preziosa è anche la collaborazione redazionale di Felipe Côrte Real De Camargo.


Editor

Francesco Angioni


NOTA EDITORIALE

Tutti gli articoli pubblicati su CRITICA MASSONICA sono in lingua originale. Invece, in questo blog, si è scelto di tradurre in inglese gli articoli redatti in italiano per la semplice ragione che l'italiano è una lingua poco conosciuta dal grande pubblico e anche da molti studiosi e ricercatori a livello internazionale.

 

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